Intervenire sul mercato prima che sia troppo tardi

Dopo la terribile prestazione di Chievo – Inter che ha sancito la prima sconfitta della stagione, è necessario mettere ordine iniziando a sistemare ogni problema a grandi linee e sotto tutti gli aspetti in modo che la squadra possa rimettersi subito in carreggiata.

Per cominciare, Frank de Boer deve rimediare agli errori commessi nel primo match: la formazione da cui ripartire deve essere la più congeniale in base ai giocatori a disposizione. L’allenatore olandese può utilizzare 4-2-3-1 sperimentato da Mancini oppure optare per una modifica variando così al modulo 4-3-3 della scuola Ajax già utilizzato da FdB. Inoltre è necessario stabilire delle gerarchie inserendo i giocatori nel ruolo di competenza senza ricorrere a adattamenti o strane sperimentazioni. Un altro elemento da non sottovalutare che potrebbe essere la chiave per sbloccare la nuova Inter, senza ombra di dubbio è la mentalità. Da questo momento in poi alla Pinetina ogni tesserato deve capire a fondo l’importanza di giocare in un club come l’Inter perché ognuno deve necessariamente convincersi che a Milano l’unica regola che conta è vincere senza se e senza ma. Non sono più accettate le ammissioni di debolezza e inferiorità perché non è questo l’atteggiamento vincente.

Frank de Boer sta cercando di regalare un’impronta di gioco alla squadra e anche se non possiamo vedere più da vicino il lavoro che ogni giorno impartisce alla Pinetina, possiamo solamente fidarci sperando che il tempo dia i suoi frutti; nel frattempo sarebbe il caso di muoversi immediatamente sul mercato.

Manca poco meno di una settimana al termine della sessione estiva e siamo ancora in tempo per poter sistemare qualche lacuna della squadra. Il ds Piero Ausilio dovrebbe mollare definitivamente la trattativa Joao Mario e abbandonare la pista Gabigol. Intendiamoci: i due giocatori citati sono forti e potrebbero essere utili all’Inter ma entrambi non rappresentano una priorità perché non sono i giocatori di cui abbiamo veramente bisogno in questo momento. Oltretutto l’operazione Joao Mario è troppo onerosa mentre l’investimento per Gabigol può risultare inefficiente per il sovraffollamento di giocatori in quel reparto.

In ordine di importanza, l’Inter ha bisogno di:

  • un centrocampista
  • un terzino
  • un difensore centrale

La priorità è il regista arretrato per far sì che l’azione possa partire prima e sopratutto da un giocatore con i piedi buoni cosicché la qualità possa aumentare a centrocampo. Qualcuno potrebbe affermare che abbiamo già un giocatore dal profilo simile e che porti il nome di Ever Banega: niente di più sbagliato. L’argentino è un trequartista perché riesce ad esprimersi al meglio quando gioca dietro alle punte. La scelta migliore per questo ruolo ricadrebbe su Lucas Biglia della Lazio per un costo di circa 30 milioni; l’alternativa sarebbe Luiz Gustavo del Wolfsburg, anch’egli con una valutazione di 30 milioni di euro. Indubbiamente sarebbe un operazione più economica e più efficiente rispetto al portoghese spinto da Kia Joorabchian.

In difesa la situazione è ben più grave per l’assenza di personalità. A parte il neo acquisto Ansaldi, sulle fasce non c’è un giocatore abbastanza completo da poter esprimersi in entrambe le fasi. Frank de Boer non ha alternative ma solo scelte obbligate e particolarmente limitate per la pochezza del bagaglio tecnico dei giocatori disponibili. Al momento non ci sono molte scelte quindi Ausilio dovrebbe inventarsi qualcosa e anche in fretta. Per quanto riguarda il difensore centrale, l‘Inter non può affrontare il campionato e l’Europa League con la sola coppia MirandaMurillo perché gli attuali sostituti RanocchiaAndreolli hanno dimostrato di non essere all’altezza. Attualmente l’unica pista aperta è la trattativa per Ezequiel Garay dello Zenit anche se ha bisogno di essere sbloccata.

Questo cambio di strategia dell’ultimo momento significherebbe rischiare di non concludere alcuna operazione in entrata complicando ulteriormente la situazione ma questo è un rischio che l’Inter dovrebbe affrontare se ha intenzione di migliorare fin da subito la squadra. Al contrario sembra che Ausilio stia per prendere una strada diversa e se avrò ragione, ben presto l’Inter lamenterà l’assenza di un regista.