Provaci ancora Frank!

Non è sicuramente il miglior avvio di stagione che l’Inter abbia mai passato infatti, dai dati raccolti, non perdevamo la prima di campionato da quando in panchina c’era Gasperini, ovvero nel 2011. Nelle ultime due partite, i nerazzurri hanno ottenuto due risultati poco concreti conditi da due prestazioni incerte: la prima contro il Pescara conclusasi con una vittoria per il rotto della cuffia, mentre la seconda terminata con un’indegna sconfitta a San Siro contro l’Hapeol in UEFA Europa League.

Prima pagina de La Gazzetta Dello Sport (venerdì 16 settembre 2016)
Prima pagina de La Gazzetta Dello Sport (venerdì 16 settembre 2016)

 

Proprio nell’ultimo match sono aumentate le polemiche in concomitanza al malumore dei tifosi nerazzurri che si sono dichiarati stanchi di dover assistere a tale scempio nonostante i progetti, le spese e i proclami della società. Il ds Ausilio in conferenza stampa ha dichiarato con fermezza che de Boer fa parte del progetto nerazzurro e che le voci sul possibile esonero sono “stupidaggini” infondate; affermare che il ds ha ragione è riduttivo perché risulta inconcepibile puntare il dito contro l’olandese dopo un solo mese dal suo approdo a Milano senza avergli concesso la possibilità di programmare il mercato, la preparazione estiva e sopratutto tempo perché è proprio di questo che qualsiasi allenatore ha bisogno. Quello a cui stiamo assistendo è il risultato della gestione degli ultimi due allenatori Mazzarri e Mancini ma sopratutto stiamo soffrendo il prodotto del lavoro societario dell’era Thohir.

A questo punto chiedere a Frank de Boer di battere la Juventus questa domenica, forse è un po’ troppo. Non possiamo discutere il livello delle due squadre, sarebbe ipocrisia applicata al calcio e di sicuro, nessun interista ritiene che la beneamata possa essere l’antijuve della stagione. Quello che pretendiamo da Frank non è una vittoria ma una giusta mentalità, simile a quella che abbiamo visto nel match contro il Pescara, sopratutto nel momento in cui de Boer decise di schierare 3 attaccanti in un colpo solo, rischiando così il tutto per tutto, cosa che non si vedeva dai tempi di Mourinho; il coraggio ha infatti premiato l’Inter che n’è uscita vincitrice grazie ai due gol opportunisti di Icardi. La mentalità vincente, il rischio o semplicemente il coraggio, a volte, premia perché nel calcio ci vuole audacia su una buona base di umiltà per poter andare avanti, sotto ogni punto di vista.

Quest’oggi chiedo a Frank de Boer di riprovarci e di insistere con questa Inter così disorientata. L’olandese deve continuare a lavorare duramente e serve dovrà sbattere la testa fin quando la squadra non riuscirà ad assimilare la sua filosofia di calcio. Purtroppo non possiamo pretendere che la squadra possa migliorare dall’oggi al domani perché in fin dei conti lo sappiamo, per vedere un buon gioco serve tempo. Qualunque sia il risultato finale del match di oggi, dobbiamo convincerci che ci vuole del tempo e che le polemiche non fanno altro che destabilizzare un ambiente già intaccato dalle vicissitudini degli ultimi anni, quindi armiamoci di pazienza in attesa che il lavoro di Frank de Boer regali risultati positivi.